COM'È DISTRIBUITA LA RICCHEZZA?

CHE COS'È IL PIL?
L'indicatore solitamente usato per misurare la forza dell'economia di un paese è il Prodotto Interno Lordo ( PIL). Con questo termine si indica tutta la ricchezza prodotta dai vari settori economici in un anno.
Se si divide il PIL per il numero degli abitanti si ottiene il PIL per abitante (o pro capite, cioè "a testa") e ciò aiuta a capire la realtà di una nazione.
Per misurare lo stato di salute di un'economia, il dato più interessante è la variazione rispetto all'anno precedente, che consente di capire se un'economia sta crescendo o no.

PERCHÉ ESISTONO "DUE EUROPE"?

I maggiori livelli di reddito pro capite del mondo si concentrano in Europa, essa infatti può contare su infrastrutture diffuse, buona disponibilità di capitali e alto livello di alfabetizzazione della popolazione. Valutiamo la situazione economica dell'Europa utilizzando la tabella.

Gli stati sono ordinati per la grandezza del PIL. Si è tenuto conto anche del PIL pro capite. Per esempio, la Polonia e la Svizzera hanno un PIL quasi uguale, però uno svizzero ha un PIL pro capite circa 5 volte quello di un polacco.

CHE COSA SIGNIFICA?

Infrastrutture: l'insieme degli impianti e dei servizi, come vie di comunicazione, acquedotti, strutture sanitarie e simili, destinati a soddisfare interessi e bisogni collettivi.
Capitale: somma di denaro messa a frutto, ricchezza, patrimonio.
Alfabetizzazione: istruzione, abilità di lettura e scrittura.
Economia pianificata: organizzazione economica di un paese, secondo la quale le principali decisioni economiche (che cosa e quanto produrre, con quali tecniche, a quale prezzo vendere beni e servizi) vengono prese in base a un piano, elaborato da organismi governativi (ministeri, commissioni statali).

Esistono due Europe: l'Europa occidentale gode di una disponibilità di ricchezza nettamente superiore a quella dell'Europa orientale.
L'origine della differenza tra Europa occidentale ed Europa orientale è la diversa storia che ha caratterizzato le due aree, infatti i paesi dell'est dopo il crollo dei governi comunisti che li hanno guidati dal 1945 al 1989 stanno passando dall' economia pianificata all'economia di mercato, e finora i risultati sono diseguali.
Questo ritardo, però, ha iniziato a colmarsi: infatti, la crescita annua dell'economia dei paesi dell'Est è maggiore di quella degli stati dell'Europa occidentale.
Lo mostra chiaramente l'ultima colonna della tabella.