CHE COSA SONO I MOVIMENTI DEMOGRAFICI E COME SI STUDIANO?

CHE COSA SONO I MOVIMENTI DEMOGRAFICI E COME SI STUDIANO?

Il censimento è una raccolta di dati sulla popolazione. La pratica dei censimenti divenne regolare nell'antica Roma. L'Italia organizzò il primo censimento nel 1861, l'anno della sua unificazione. Da allora, il censimento si effettua ogni 10 anni. I moderni censimenti non si limitano a contare la popolazione, ma esaminano anche l'età degli abitanti, la loro occupazione, la composizione delle famiglie, ecc.: tutti dati utili per gli studiosi di demografia.
Il movimento demografico è l'aumento o la diminuzione della popolazione di un territorio: la popolazione può aumentare perché le nascite superano le morti o perché vengono ad abitare degli immigrati. Le nascite e le morti sono all'origine del movimento naturale della popolazione.
Il movimento migratorio è invece determinato dallo spostamento delle persone.
La differenza tra il numero dei nati e quello dei morti si chiama saldo naturale della popolazione ed è positivo quando le nascite sono superiori alle morti.
La differenza tra il numero degli immigrati e il numero degli emigrati si chiama invece saldo migratorio, che è positivo quando gli immigrati superano gli emigrati.

COME È CRESCIUTA LA POPOLAZIONE EUROPEA?

Duemila anni fa in Europa vivevano circa 30 milioni di persone.
Il numero degli europei iniziò ad aumentare molto a partire dall'Ottocento, raggiungendo i 270 milioni nel 1850 e i 390 milioni nel 1900.
Questa crescita straordinaria della popolazione fu determinata dalla rivoluzione industriale, che fu all'origine di un miglioramento delle condizioni di vita e del calo della mortalità infantile. Nel 2000 la popolazione europea è arrivata a 728 milioni di abitanti.

QUAL È L’ATTUALE SITUAZIONE DEMOGRAFICA?

La popolazione europea non è aumentata nell'ultimo della popolazione. decennio e negli ultimi 50-60 anni la popolazione. 
con più di 65 anni di età è raddoppiata. Questo rallentamento dello sviluppo demografico è dovuto al calo delle nascite in atto da alcuni decenni. Tale situazione è detta di crescita zero perché il numero dei nuovi nati è pari o inferiore a quello dei morti.

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